11 LUGLIO COMMEMORAZIONE DI ATTILIO MACCIONI MEDICO POETA SCRITTORE
ORE 17,30
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Sala delConsiglio Comunale di Quartucciu |
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Cerimonia di intitolazione piazza |
INTITOLAZIONE PIAZZA ATTILIO MACCIONI, con l' intervento del PRESIDENTE del LIONS CLUB QUARTUCCIU Francesco Alessi. L'inaugurazione della piazza è avvenuta alla presenza del past Governatore Raffaele Gallus,del Presidente di Circoscrizione Roberto Targhetta, della Presidente di Zona Anna Giulia Solinas, del Presidente dell´Ordine dei medici di Cagliari Dott. Raimondo Ibba e dei familiari del dott. Maccioni. La commemorazione e´ stata tenuta dal Lions Dott. Giulio Solinas che ne ha sottolineato le doti umane e professionali poste al servizio della collettivita´ quartuccese, in particolare a poveri e indigenti che sono stati da lui assistiti dal punto di vista sanitario e anche sostenuti economicamente.
All´incontro erano presenti tutte le associazioni culturali e ricreative presenti nel Comune. Sono state inoltre lette alcune toccanti poesie da lui composte.
La commemorazione si e´ conclusa con l´intervento commosso del figlio Paolo.
ATTILIO MACCIONI
Brevi note biografiche
Nato in Orosei nel 1902, Attilio Maccioni si laurea a 24 anni in Medicina e Chirurgia col massimo dei voti e la lode, lavora a Orosei, Galtellì, Orani, Decimoputzu, si sposa con la nobildonna Vincenzina Boy nel 1927 e, vincitore di concorso giunge a Quartucciu come condotto e ufficiale sanitario nel 1937. Quì inizia il suo grande impegno nella lotta alla tubercolosi, alla malaria e al tracoma. Pur essendo impegnato nel lavoro continua gli studi come assistente volontario presso la Clinica Pediatrica di Cagliari dove si specializza in Pediatria. La sua vicinanza alla Capitale dell’Isola gli consente di frequentare l’ambiente artistico presso gli “Amici del Libro”, associazione fondata nell’immediato dopoguerra dai suoi amici Francesco Alziator e Nicola Valle. Collabora con L’UNIONE SARDA in cui ha una rubrica periodica intitolata “Passeggiate” e ad una rivista mensile “Il Convegno” (1946-1988). Le sue fatiche letterarie, scritte tutte a Quartucciu, vengono pubblicate: “Acqua di fiume” nel 1942; “Giardini Terreni” nel 1945; “Paradiso” nel 1950; “Addio alle sorgenti” e“Lettere” nel 1951; “La terra è un’isola” nel 1955. Per queste liriche riceve favorevoli ed apprezzati commenti e recensioni da parte di esponenti nazionali della cultura come Corrado Tumiati, Giuseppe Susini, Salvator Ruju, Marcello Serra, Francesco Masala, Nicola Valle e altri. E’ amico di Antioco Casula Montanaru, Salvatore Satta ed altri letterati sardi. Entra nel 1951 nell’A.M.S.I. unendosi a famosi Medici Scrittori come Spallicci, Cherubini, Contini, Ferrari, Clades, Denti, Levi, Tobino, Mesirca, Tedeschi, Rosanigo. Nel 1958 gli viene conferita dall’A.M.S.I. la “Serpe d’oro” in riconoscimento dei suoi meriti letterari. Attilio Maccioni, uomo che crede nei valori etici della medicina come missione, si schiera con i sindacati dei Medici di Famiglia. Nel 1956 viene candidato ed eletto Presidente dell’Ordine dei Medici e come tale interviene a Roma presso la Federazione Nazionale dell’Ordine dei Medici in difesa della Sanità sarda. Durante la sua Presidenza all’Ordine pubblica i suoi più importanti lavori poetici a impronta umanistica e sociale: “Canto del corvo” nel 1958;“Amargura” nel 1962; “Il barone scalzo” nel 1968. Per questi meriti e per la grande umanità dimostrata nello svolgimento della sua attività di Medico della collettività quartuccese e in particolare di quella dei poveri, (dal 1937 al 47 ha assistito annualmente circa 500 persone iscritte nell’ “elenco dei poveri”!) che non si limitava solo all’assistenza medica ma ad aiutare concretamente il malato indigente (soleva, a volte, dare i soldi per il pane a chi aveva fame), Quartucciu, riconoscente, lo onora dedicandogli una piazza perché sia ricordato dai posteri. Paolo Maccioni